Essere protagonisti del cambiamento, nell’unità dell’Avvocatura, che non deve necessariamente tradursi in un pensiero unico.
Paolo Nesta e #AlessandroGraziani: “Dobbiamo avere la consapevolezza che l’Avvocatura , dopo aver ascoltato il pensiero di tutte le sue componenti e dibattuto al proprio interno, deve presentarsi all’esterno unita e con una voce univoca, proprio per avere maggiore forza ed essere presa in seria considerazione dagli interlocutori. Teniamo presente che se non ci tuteliamo da soli, difficilmente gli altri si occuperanno di noi”.
#MariaAgnino: “Senza l’ unità dell’Avvocatura la sfida del cambiamento è già persa. Troppe, troppe volte abbiamo assistito ad occasioni perse a causa delle profonde divergenze tra i vari schieramenti, che hanno finito per favorire altre professioni a scapito dell’Avvocatura. La coesione, anche in presenza di opinioni diverse , deve mirare a raggiungere obiettivi che sono comuni per tutti noi e per i quali deve ricercarsi sempre una necessaria sintesi condivisa , che rafforzi l’Avvocatura, troppo spesso indebolita per mancanza di una visione unitaria. Non dimentichiamo che ciascuno di noi è parte della stessa famiglia : l’Avvocatura . E la famiglia unita resiste a tutto. E prospera“.
